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ma ciò che rappresentiamo per gli altri."

Le storie

Alessandra

Alessandra ha 40 anni, un marito, quattro figli e viene dall’Ecuador.

Ho conosciuto ieri sera Alessandra in un Centro di ascolto a nord di Milano che mi aveva segnalato il suo caso. Suo marito lavora come operaio di una cooperativa ma lo stipendio non supera i 750 euro al mese e mi chiedo come possano esistere ancora stipendi cosi bassi per un dipendente regolarmente assunto. Fino a qualche tempo fa, prima della crisi, aveva un lavoro meglio retribuito che gli consentiva di mantenere un livello minimo di sussistenza per la sua famiglia.

Alessandra non riesce ovviamente a lavorare perché la sua giornata è interamente dedicata ai figli. Il risultato è che con 750 euro di reddito in sei la vita è impossibile. Non sono stati più in grado di pagare l’affitto ed il mese scorso hanno avuto lo sfratto esecutivo ritrovandosi in strada con i bambini a metà dicembre. Per fortuna che, grazie all’intervento del Comune sono stati subito ospitati in una struttura di accoglienza e, il mese prossimo, dovrebbero avere assegnata una casa popolare.

Resta il problema del reddito, troppo basso per consentire a questa famiglia di vivere con un minimo di dignità e per questo motivo il Centro di ascolto ha richiesto il mio intervento.

Ho garantito ad Alessandra ed alla sua famiglia un sostegno al reddito adeguato per i prossimi 18 mesi, sperando che nel frattempo la situazione lavorativa di suo marito migliori.

Quando ho detto ad Alessandra che le avrei garantito l’integrazione al reddito non ha avuto praticamente reazioni : mi è sembrata talmente sfinita da non riuscire neanche a realizzare quanto le stavo dicendo. Solo quando una delle suore del Centro di ascolto, di lingua spagnola, le ha ripetuto nella sua lingua quanto le avevo appena detto, il suo volto si è illuminato.