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"noi non siamo ciò che possediamo,
ma ciò che rappresentiamo per gli altri."

Le storie

Carlos

Carlos ha 55 anni viene dal Salvador e vive in Italia da quasi 30 anni

Molti anni fa iniziò una relazione con una donna dalla quale ebbe 2 figli, che oggi hanno 24 e 26 anni, alla quale pose termine pochi anni dopo. Aveva riconosciuto legalmente i figli e pertanto si fece carico spontaneamente di contribuire al loro mantenimento. Nonostante ciò, la sua ex compagna presentò un’istanza in Tribunale per ottenere un contributo di mantenimento più elevato e determinato allora dal Giudice nella somma di 1 milione di lire mensili.

Carlos, nel frattempo, si è sposato con la sua nuova compagna dalla quale ha avuto altri due figli . Nel 2009 le sue condizioni di salute, già minate dal diabete, si sono aggravate anche per incuria dei medici e si è resa necessaria l’amputazione di una gamba.

Superato lo shock per una mutilazione cosi devastante, Carlos è rientrato al lavoro anche se il suo datore di lavoro aveva cercato di licenziarlo. Non essendoci riuscito, lo ha però demansionato ed il suo stipendio mensile non supera i 1.200 euro mensili. Da questa cifra ogni mese vengono tolti 600 euro per i suoi primi due figli. A Carlos restano quindi 600 euro al mese oltre ad una cifra simile guadagnata da sua moglie che però dovrebbe essere utilizzata per pagare le rate mensili del mutuo. In conclusione, restano 600 euro al mese per una famiglia di 4 persone.

Non riuscendo più a fare fronte alle rate del mutuo, Carlos ha chiesto la sospensione dei pagamenti, accettata dalla banca per un periodo limitato, ma dal prossimo mese di marzo dovrà ricominciare a pagare per evitare che la casa vada all’asta.

Carlos sa che i suoi primi due figli non avrebbero più diritto all’assegno di mantenimento sia in considerazione dell’età che del fatto che si rifiutano sia di cercare una occupazione che di studiare, ma per ottenere una cancellazione dell’assegno dovrebbe fare ricorso al Tribunale tramite un avvocato che non può permettersi. Se però riuscisse a recuperare quei 600 euro mensili la situazione della sua famiglia diventerebbe molto più sostenibile.

La sua situazione mi è stata illustrata da un’amica e sono quindi intervenuto fornendo a Carlos la necessaria assistenza legale per il ricorso che i miei avvocati presenteranno nei prossimi giorni. Ci vorranno alcuni mesi ma siamo certi di poter ottenere la cancellazione dell’assegno mensile. Nel frattempo, ho garantito loro che mi farò carico delle rate del mutuo per evitare che perdano la casa. Ho anche dato la mia disponibilità a Carlos per sostenere economicamente i suoi due figli che avevano dovuto abbandonare gli studi a causa del grave peggioramento nelle condizioni economiche della famiglia. In circa 18 mesi dovrebbero essere in grado di completare la formazione professionale e trovare un lavoro in modo da poter fornire essi stessi un concreto supporto ai genitori.