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"noi non siamo ciò che possediamo,
ma ciò che rappresentiamo per gli altri."

Le storie

Donatella

Oggi in uno dei mie Centri di ascolto ho conosciuto Donatella


Donatella ha 40 anni, due bambine piccole di 5 e 7 anni ed una lunga storia di disagio : separata da un marito violento al quale hanno tolto la patria potestà, è disabile anche se sino a poco tempo fa è riuscita a lavorare per una cooperativa.
Purtroppo, il reddito del suo lavoro, solo 600 euro al mese, non era più sufficiente a pagare l’affitto oltre al mantenimento suo e delle bambine per cui in questi giorni Donatella è stata sfrattata dalla sua abitazione

La sua situazione mi è stata segnalata da una persona che segue la Fondazione e, per puro caso, abbiamo scoperto che Donatella abitava proprio dietro uno dei miei Centri di ascolto. E’ stata quindi subito ricevuta dalla Responsabile del Centro che mi ha ricontattato per confermarmi la gravità della sua situazione
Siamo quindi riusciti a trovare a tempo di record un’abitazione temporanea per Donatella e le sue figlie in attesa che arrivi l’assegnazione della casa Ale anche se forse non sarà necessario perché pare che anche il Comune di Milano, capita la gravità della situazione, le assegnerà un alloggio in via temporanea in attesa della casa popolare

Nel frattempo ho garantito a Donatella un sostegno al reddito sino alla prossima estate anche perché a breve dovrà essere operata e andrà certamente incontro ad altre spese che di certo non è in grado di sostenere e conunque voglio garantirle un tenore di vita decoroso per i prossimi mesi

Le fornirò anche assistenza legale perché il suo datore di lavoro, approfittando della sua buona fede, l’ha assunta non come categoria protetta ed oggi, con la scusa della sua malattia, sta cercando di metterla in condizioni di essere licenziata non facendola rientrare al lavoro. Farò in modo che i miei avvocati facciano rapidamente cambiare idea a questo datore di lavoro disonesto e scorretto

Risolta quindi l’emergenza abitativa, Donatella dovrebbe essere in grado di passare con tranquillità i prossimi 6 mesi, occupandosi della propria salute, per poter riprendere poi il suo lavoro